Non basta un cognome e una nonna che fa le lasagne per capire cos’è davvero l’identità italoamericana. È un mosaico di memorie, stereotipi e orgoglio, dove “dolce vita” e “fast life” si intrecciano… ma spesso lasciano fuori le voci queer. In molte comunità ortodosse, l’Italia resta un presepe immutabile: cattolica, patriarcale, allergica a Pride e famiglie arcobaleno. Tra Staten Island e TikTok, si celebra un’Italia in bianco e nero, ignorando quella viva e multicolore di oggi. Eppure, dietro cliché e contraddizioni, si nasconde un bisogno universale: sentirsi parte di una storia. Ce lo racconta, con una lente da vicino, il nostro corrispondente da New York.
Tre cassette segrete, ascoltate ossessivamente tra gli scaffali della Biblioteca del Congresso di Washington, hanno acceso la miccia. “Madonna Songbook”, il libro di Giulio Mazzoleni, racconta non la diva ma l’artigiana della musica: autrice, produttrice, creativa instancabile che costruisce hit seduta per terra con un quaderno in mano. Oltre provocazioni e look iconici, emerge il volto meno raccontato di Madonna. Quello di chi ha rivoluzionato il pop partendo dal suono, non dall’immagine. Ed è forse il ritratto più potente di tutti.
Nel Pride Month 2025, New York non ha festeggiato: ha resistito. E dato forma a un pride diverso da tutti gli altri anni. Tra silenzi istituzionali, attacchi violenti e diritti cancellati, la comunità queer ha marciato comunque. Non per celebrare, ma per ricordare che il Pride è ancora protesta. Meno glitter, più coraggio. Meno festa, più fede nel futuro. Perché non basta essere visibili: bisogna restare liberi. Il reportage dal nostro corrispondente in città.
Un ritornello semplice, eppure eterno. Le parole si aggrappano alla memoria anche dopo anni, riaffiorano nei momenti bui e in quelli colmi di luce. Lo scrittore Mohamed Maalel torna su Aut per raccontarci quanto la musica sia sempre stata per lui rifugio e rinascita: un luogo sicuro, un angolo di mondo dove smettere di sentirsi sbagliato. Per Aut ha creato un racconto della sua playlist, la storia di un adolescente che ha trovato nei suoni ciò che la realtà non riusciva a offrire: comprensione, libertà, possibilità. Dieci canzoni, dieci frammenti di resistenza emotiva. E un’ultima traccia da scrivere insieme.
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