Ognuno di noi è un luogo. Dove abitare, trasformarsi, esistere.
Ognuno di noi è un luogo anche per l’altro fuori da sé. Un luogo di incontro, di confronto, di scontro, di unione, di approdo.
A sua volta, ognuno di noi, con il proprio agire, traccia dei percorsi che, intersecandosi con quelli degli altri, disegnano nuove geografie.
Siamo esattamente come il suolo che abitiamo: in moto perpetuo, in continua in/e-voluzione, in costante cambiamento.
Ebbene, c’è venuta voglia di indagare queste geografie, zoomando sui dettagli, sbirciando dentro i vicoli delle nostre sfumature, vedendo fino a che punto ci siamo spinti alla scoperta di nuovi territori. Abbiamo seguito il percorso con una matita e abbiamo disegnato la mappa del nostro ecosistema. Ne è emersa una nuova cartografia della comunità lgbtqia+, e non solo, intrigante e stimolante, ma con confini mai troppo definiti, pronti a essere ridisegnati.
Parliamo di luoghi fisici, mentali, emotivi. Parliamo di linguaggi dinamici, di percorsi sociali, politici, di autodeterminazione, di lotta, di scardinamenti, di appropriazione e ristrutturazione di spazi interni ed esterni. Parliamo di come la nostra comunità sia cambiata e si sia arricchita, e di come continui a non essere troppo spesso ascoltata o capita, a essere giudicata e fraintesa, quando non volutamente invalidata e osteggiata. Parliamo di nuove mete, di nuovi riferimenti culturali e ludici. Parliamo di piccole aree urbane dove fioriscono comunità solide. Parliamo di città grandi in cerca di riqualificazione. Parliamo di piccole province che scrivono nuove pagine di storia. Parliamo di mappe del corpo, mappe del cuore, mappe delle nostre emozioni che guidano il nostro navigatore interno e condizionano il tono della nostra Siri.
Parliamo di chi siamo, di dove siamo arrivati e di dove stiamo andando. E lo abbiamo fatto sempre a nostro modo. Andando a fondo, spingendoci oltre, esplorando, come de* modern* Tolomeo, con famelica curiosità, sete di conoscenza, un irrinunciabile quanto salvifico piglio ironico, un’immancabile risolutezza riguardo i nostri principi guida e la voglia di credere e lottare per un mondo migliore come delle inguaribili Sailor Moon. Perché in tutto quello che facciamo, anche improvvisandoci cartografi, restiamo testardamente Aut.
[Illustrazione di Mirta Lispi]