Di fronte alle crescenti minacce ai diritti della comunità lgbtqia+ in Russia, un’onda di solidarietà internazionale si è sollevata per sostenere le persone lgbtqia+ russe e le loro battaglie per l’uguaglianza e la dignità. Attraverso proteste, petizioni e azioni collettive, la voce dell’amore e dell’accettazione ha risuonato con forza, trascendendo confini e culture.
L’ultimo attacco arriva dalla decisione della Corte Suprema russa di novembre 2023, che ha etichettato il “movimento pubblico internazionale lgbtqia+” come estremista. Questa mossa oppressiva rischia di esporre attivisti, organizzazioni e chiunque sostenga i diritti lgbtqia+ a gravi sanzioni, compreso il carcere. È un attacco diretto non solo alle persone lgbtqia+, ma anche a coloro che lottano per proteggerle. E gli effetti si sono già fatti sentire.
Due persone, per gesti simbolici di appartenenza alla comunità, sono state perseguite: una multata per aver condiviso online l’immagine di una bandiera lgbtqia+, l’altra detenuta amministrativamente per aver indossato orecchini a forma di rana con un arcobaleno.
Questa decisione, però, non solo minaccia le libertà fondamentali in Russia, ma potrebbe anche incoraggiare movimenti anti-lgbtqia+ a livello globale, erodendo i valori democratici ovunque.
All Out, un’organizzazione lgbtqia+ internazionale di cui sono Responsabile delle campagne senior, si è immediatamente mobilitata per sensibilizzare e raccogliere sostegno contro questa decisione ingiusta. Una petizione lanciata dalla Fondazione Sphere sulla piattaforma di All Out ha raccolto oltre 55.000 firme, trasformando la solidarietà in azione concreta.
Ma non ci siamo limitati a questo: durante le elezioni presidenziali russe di marzo 2024, la comunità globale di All Out ha manifestato insieme davanti alle ambasciate russe e nei centri cittadini – da San Paolo a Roma, da New York a Bangalore – per protestare contro la criminalizzazione della comunità lgbtqia+ del Paese ed esprimerle la loro solidarietà.
Questa risposta globale non è stata un’eccezione, ma parte di una lunga tradizione di All Out nel sostenere la comunità lgbtqia+ in Russia. Fin dalle Olimpiadi di Sochi del 2014, quando abbiamo alzato la voce contro le leggi anti-gay russe, la nostra organizzazione ha costantemente lavorato a fianco di partner locali per amplificare le loro battaglie.
Nel 2017, quando emersero le prime notizie delle persecuzioni anti-lgbtqia+ in Cecenia, All Out lanciò immediatamente una campagna globale e una raccolta fondi di emergenza per sostenere l’evacuazione delle persone LGBT+ in pericolo. La generosità dei nostri membri permise di raccogliere oltre sette volte l’importo inizialmente richiesto dai nostri partner russi.
Nel maggio 2017, in un gesto simbolico di resistenza, mi recai a Mosca con altri attivisti per consegnare oltre 2 milioni di firme al Procuratore Generale della Federazione Russa, chiedendo un’indagine sulle persecuzioni in Cecenia. Non ci riuscimmo poiché venimmo tutti arrestati, ma la nostra azione diede risalto mediatico alla causa e intensificò la pressione sulle autorità russe.
Oggi, la situazione per la comunità lgbtqia+ russa si fa sempre più pericolosa. A pochi giorni dalle elezioni presidenziali, due persone che lavoravano in un bar gay sono state accusate di far parte di “un’organizzazione estremista” e arrestate. Ora rischiano fino a 10 anni di reclusione. Ma All Out continua a lavorare a stretto contatto con i nostri partner locali per fornire supporto e creare spazi sicuri.
La solidarietà internazionale è più che un gesto simbolico; è un abbraccio concreto che avvolge e protegge coloro che affrontano discriminazioni e violenze a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Ogni firma, ogni azione, ogni voce alzata contribuisce a costruire un mondo in cui nessuno debba nascondere la propria identità o quella della persona che ama.
Vi esorto a unirvi a questa causa firmando la petizione lanciata dalla Fondazione Sphere. Insieme, possiamo trasformare la solidarietà in un potente strumento di cambiamento e speranza.
Yuri Guaiana – All Out