TERF are the new mangiamorte
Giuro solennemente di non avere alcuna buona intenzione nei confronti di chi sparge odio nel mondo.
Di misfatti, J.K. Rowling ne ha fatti parecchi dal 2018 a questa parte. E lo scopo di questo articolo è capire se sia possibile separare l’opera dall’autrice.
Io sono molto grata a Harry Potter. Grazie alla sua magia mi sono potuta sentire, per la prima volta, parte di qualcosa di grande. Anche io, come moltə miə coetaneə ero un’emarginata. Non avevo mai sperimentato delle amicizie reali, ma soltanto di facciata. Invece Harry Potter mi aveva insegnato come doveva essere un’amicizia e mi aveva fatto capire che le persone giuste, mi avrebbero accettata per come ero.
Sono una persona che si fissa facilmente sulle cose, ma quello di Harry Potter è stato un evento che ha completamente cambiato la mia vita (allo stesso livello della scoperta di Ursula K. Le Guin), perché leggere la saga di Harry Potter mi ha portata ad appassionarmi davvero alla lettura e a cercare in continuazione stimoli attraverso grandi e piccole storie. Personalmente penso di essere anche stata fortunata, perché ho scoperto i libri di Harry Potter che ero quasi adolescente e quelli usciti, nell’ormai lontano 2003 li lessi tutti di fila.
Il problema fu che il mio fangirlaggio si mescolò agli ormoni dell’adolescenza e non capivo per chi avessi una cotta; per Ron o per Hermione? Poi comunque dal film Il prigioniero di Azkaban i miei dubbi furono chiariti.
Oh, Emma Watson.
Tu sai chi è TERF
Sono stata una fan sfegatata fino a pochi anni fa, sono andata agli Harry Potter studios, ho scritto — e un po’ me ne vergogno — decine di fanfiction sulla saga e puntualmente, una volta a settimana, sognavo di starmene a fare magie a Hogwarts. Per questo per me, e per moltə miə coetaneə è stato uno shock scoprire che JKR fosse una TERF — trans-exclusionary radical feminist. Proprio lei, che in una delle saghe più famose della storia della letteratura ha inserito un personaggio gay, seppur mai esplicitato. Proprio lei che aveva aperto le menti di così tantə bambinə, che aveva creato personagge femminili tanto indipendenti, quanto potenti (seppur sempre sidekick CRISTOFORO COLOMBO), lei che ha cresciuto una, due, tre generazioni. Lei che era l’idolo di tuttə, che si era creata dal nulla un impero, LEI che assomiglia quasi a LVI. No, dai scherzo. Non siamo a quei livelli.
Per ora.
In questi giorni, ho fatto un chiusone per ripercorrere tutto ciò che è successo dal 2018 a oggi, ovviamente cercherò di fare un mega riassunto, spero di riuscirci.
Quindi partiamo dalla domanda: è possibile separare l’opera dall’autrice?
Vi rispondo già: per me sì. Ma questa è la risposta breve, ora veniamo a quella lunga.
Non tuttə sanno che, sin dall’infanzia, Joanne Rowling non si sentiva al 100% donna. Anzi, in più interviste e documentari, ha affermato che avrebbe potuto diventare uomo se avesse trovato le condizioni giuste: tuttavia, sembra che questo suo desiderio fosse dettato da fattori esterni e uno in particolare: tuo padre voleva un maschietto, ma ahimé sei nata tu.
Ebbene sì, il padre modello di Rowling voleva proprio un figlio maschio e non si fece mai problemi a farlo presente alla sua primogenita Joanne. Quindi non credo che nel caso di JKR si parli di disforia di genere, ma è di certo interessante considerando i problemi che sono arrivati molti anni dopo.
Altro elemento da considerare, è che JKR, negli anni in cui scriveva Harry Potter, quando insegnava inglese in Portogallo, ha vissuto in prima persona una relazione violenta. Il suo primo marito, Jorge Arantes, era geloso, possessivo, tanto da toglierle le chiavi di casa per impedirle di uscire quando voleva: l’uomo arrivò addirittura a sequestrarle il manoscritto di Harry Potter e La pietra filosofale, perché così lei non avrebbe potuto lasciarlo.
Alla nascita della sua prima figlia, Jessica, avviene il disastro. L’uomo butta Rowling fuori di casa, la picchia in mezzo alla strada e la separa dalla figlia. Fortunatamente, Rowling va dalla polizia, si riprende sua figlia e fugge a Edimburgo. Lui la seguirà, lei richiederà un ordine restrittivo e solo allora Jorge lascerà in pace Rowling.
JKR e i doni delle TERF
È il 2018, JKR è già più famosa di Zeus e ha anche più soldi. Mette like a questo tweet:
per farla breve, Rachel Bear Hold raccontava un episodio spiacevole che le era accaduto al suo primo incontro nel partito Laburista in cui aveva chiesto di rimuovere un calendario che raffigurava donne mezze nude e le era stato risposto, parafrasando, no. In conclusione del tweet se ne esce con “gli uomini vestiti da donna ottengono la solidarietà dai brocialist (uomini di sinistra che in privato hanno comportamenti misogini) che io non ho mai avuto, questa è misoginia!”
Tutto inizia da qui. Da questo like a un tweet transfobico. Parte subito lo scandalo. Ma in questo frangente un portavoce di JKR dice che quel like era stato messo per sbaglio e poi la stessa autrice dice di aver messo like soltanto perché stava scrivendo una storia sul tema e aveva bisogno di usare il like come “segnalibro”
Ok. Dai, vabbè, ci può stare.
Passa un anno. Ed ecco qui.
JKR mette il segui su twitter a una TERF di prima categoria: Magdalen Berns
Ed è l’inizio della fine.
Andrò avanti veloce da qui in poi altrimenti stiamo fino all’anno prossimo, ma se volete ripercorrere tutta la storia, vi rimando al video di Iris Babilonia che vi darà grandi soddisfazioni.
Dal 2019 in poi si susseguiranno tutta una serie di eventi che vedranno JKR associata a personagge sempre più di estrema destra, con posizioni anti-abortiste e omofobe, alcune di queste in combutta persino con criminali e persone violente. A più riprese JKR farà una serie di dichiarazioni transfobiche, ma affermando di amare le persone trans — però non dovete avere i diritti perché altrimenti poi gli uomini cis etero se ne approfittano, si travestono da donna e aggrediscono altre donne nei bagni delle donne blablabla.
Cito anche il caso di Imane Khalif:
tradotto in soldoni qui si lamenta perché è stato permesso a “un maschio” di entrare sul ring contro una giovane femmina e blablabla. Inutile che vi dica che la campionessa olimpica è nata biologicamente donna e mi fa molto ridere il pensiero che JKR e le TERF come lei asseriscano che solo chi nasce biologicamente donna ha diritto di essere donna. – lallero.
Arriviamo quindi all’ultima, aberrante notizia di questa saga (che dura da più tempo di HP).
Nel 2018 in Scozia era stata approvata la Gender representation on public board — una legge utile per aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione pubblici.
Questa legge stabilisce che il termine “donna” includa anche le donne transgender in possesso di un certificato di riconoscimento di genere, ovvero un documento legale che attesta il loro “cambio di genere”. Interviene quindi un gruppo chiamato For Women Scotland. Se ve lo state chiedendo, sì, è un gruppo antitrans, ovvio. Per loro le donne sono solo quelle nate biologicamente femmine. E quindi non potevano accettare l’idea di includere le donne trans nella definizione di donna, per loro significava togliere diritti alle “vere donne”. E quindi intentano una causa. E PERDONO. Fanno ricorso e… PERDONO DI NUOVO.
E quindi vogliono presentare il caso PERSINO dalla Corte Suprema del Regno Unito. Tuttavia, per farlo ci vogliono migliaia di sterline ed ecco qui che lanciano una raccolta fondi, alla quale JKR dona ben SETTANTAMILA STERLINE.
Ed ecco qui che arriva la storica sentenza della Corte Suprema del Regno Unito (questo accadeva lo scorso 16 aprile), che ha stabilito che a livello giuridico, una “donna” è solo chi nasce “biologicamente donna”, escludendo in automatico tutte le donne transgender (ma anche includendo a forza gli uomini transgender).
E chiudo con il tweet che JKR ha postato su X il giorno seguente. Voldemort sarebbe fiero di lei.
JKR, dopo tutto questo tempo? Sempre Mai più
Prima di arrivare alla conclusione, voglio condividere un altro punto di vista interessante, che potete trovare qui.
In questo articolo, o meglio recensione del videogioco Hogwarts Legacy, l’autrice, Jaina Rodriguez Grey, nostra sorella trans, fa un discorso meraviglioso su come HP sia stato per lei un vero e proprio rifugio e come oggi sia diventato, a causa delle posizioni di JKR, ma non solo, privo di magia. Trova questa mancanza anche e soprattutto nella volontà, di tutte quelle persone queer e alleate, di non partecipare allo sviluppo del gioco. Un grande gesto di solidarietà nei confronti della comunità transgender tutta. Una presa di posizione che ci fa capire che possiamo ancora unirci per fare la differenza. In conclusione, Grey, dichiara di essere pronta a dire addio a Harry Potter.
Ecco, io mi trovo in accordo con le emozioni dell’autrice. Soprattutto su come Harry Potter sia stato un rifugio della me adolescente, emarginata e incompresa. Tuttavia, pongo un’ultima volta la domanda: è possibile separare l’opera dall’autrice?
Sì. Per me sì.
Perché amerò per sempre Harry Potter, per ciò che ha rappresentato, per come mi ha aiutata e accompagnata nel mio percorso. Per avermi fatta sentire speciale, per avermi fatto credere che la magia fosse davvero possibile. E nonostante mi renda conto dei limiti dell’opera, comunque figlia del suo tempo, riconosco che proverò per sempre un grande senso di affetto e gratitudine, perché ha significato davvero molto, per molto tempo.
Però JKR vaffanculo.
Vaffanculo tu e tutte le persone che come te si accaniscono verso chi è più vulnerabile. Vaffanculo a chi usa il proprio potere per depotenziare ulteriormente chi già di potere non ne ha. E il fatto di aver vissuto una relazione violenta, dovrebbe farti capire in maniera ancor più cristallina come ci si senta a essere aggredite, come ci si senta a essere fragili, vulnerabili, facilmente attaccabili. E invece pare proprio che Voldemort abbia molta più empatia di te.
Jaina Grey afferma, nel suo articolo, di non odiare JKR, perché sarebbe troppo facile. E invece io lascio che sia la me adolescente a parlare e le lascio dire che è molto, molto arrabbiata, delusa e amareggiata dall’autrice dell’opera che ha salvato milioni di bambini e bambine in tutto il mondo. Perché, a mio avviso, cara JKR, è evidente che tu ce l’abbia con gli uomini. Ma è altrettanto evidente che per te gli uomini siano “troppo potenti” e prendertela direttamente con loro sarebbe stato troppo difficile. E quindi utilizzi la scusa della biologia, per prendertela con delle donne che a te direttamente non hanno fatto proprio niente. Forse ti rode perché le donne trans, di base, rinunciano a una serie di privilegi che tu avresti voluto? Prova a scavare, a tornare in terapia e prova a capire perché spargi tanto odio, ti farebbe bene.
Però, finché non rinsavisci, JKR, vaffanculo.
Perché è vero che fai un sacco di beneficienza, è vero che hai fatto anche cose buone. Ma non concepisco come si possa spargere tanto amore, ma poi altrettanto odio nei confronti di un’unica categoria di persone già ampiamente discriminata.
E non dirò addio a Harry Potter, ma non finanzierò più, neanche con un centesimo, il tuo impero.
Era Silente che diceva: Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità.
Quindi tu, Joanne, hai scelto di essere transfobica.
NOX.